Gli oggetti di cui ci circondiamo rappresentano parte di ciò che noi stessi siamo e volgiamo essere.
La scelta di un giocattolo, di un abito, della forma della nostra tazza per la colazione, del nostro
zaino per la scuola nono sono soltanto un clichè dettato dalla moda o dal gusto personale e collettivo,
ma sono espressione esteriore della nostra interiorità.
La femminilità e la mascolinità divengono netti nella scelta e nel desiderio di utilizzo di giochi e oggetti ben precisi, così come nell'età adulta un
abito, un'automobile, anche un telefonino indicano il nostro attaccamento alle cose, esprimono la nostra
personale relazione con gli oggetti, l'amore, l'ossessione, il disinteresse o la dipendenza nei confronti
di alcuni di essi.
Se l'oggetto che noi scegliamo di avere vicino è espressione del nostro io, allora lo stesso oggetto può
parlare di noi agli altri, può essere un mezzo per farsi conoscere, per farsi comprendere, e diventare
anche per i proprietari un mezzo per saperne di più su se stessi. Gli oggetti inoltre nascondono un
alfabeto segreto, che ritorna nel tempo e diviene una specie di gioco per gli altri alla ricerca del
messaggio nascono nelle cose di cui ci circondiamo, sempre nel tentativo di comprendere e di comunicare.
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Percorsi:
1. Crea il tuo mondo simbolico attraverso un DIARIO di immagini ricostruite e personali utilizzando
carta giornali, oggetti, disegni.
2. Le cose che parlano del nostro passato e della nostra storia: attraverso alcune fotografie portate
da casa e il racconto dei bambini, costruire un alfabeto iconografico delle cose che raccontano noi
stessi e la nostra storia. Ad esempio, uno degli oggetti che ho sempre visto a casa mia, e che era
anche da mia nonna e a casa dei mie cugini, è un vecchio ferro da stiro, di quelli neri, di ghisa,
che di apre e si riempiva di carboni ardenti, per stirare. Quell'oggetto fa parte del mio alfabeto
familiare, e per me significa: la casa in ordine, mia mamma da piccola, la nonna che fa i lavori,una casa calda, pulita e felice.
Riflessioni sull'artista
Nell'ambiente in cui viviamo gli oggetti e le cose rappresentano la nostra vita, il piacere, il nostro
modo di essere, la nostra cultura; Serghej Potapenko nei suoi quadri raffigura il suo mondo e il suo
modo di essere attraverso gli oggetti che prendono vita e parlano per lui.
L'artista russo ha infatti creato una specie di alfabeto, che ha sparso nelle sue opere, e che di
volta in volta ci racconta qualcosa Serghej Potapenko ci racconta una storia, parla anche della propria cultura, utilizzando le immagini
che egli decide di inserire nei suoi dipinti. È la storia della terra russa, a cavallo tra occidente
e oriente, ricca di stimoli e di storie legate alla religione ebraica e cristiano-ortodossa, nonché
alla mitologia nordica, arricchita di elementi magici, e di misteri.I personaggi della cultura russa assomigliano agli attori -maschere del nostro teatro, rappresentano
i canoni in cui la Russia riconosce le proprie radici. Anche l'Italia ha le medesime maschere, differenti forse per forme e per aspetto, ma con la stessa
importanza e lo stesso valore: sono le radici da cui arrivano le nostre leggende e le nostre favole,
e che danno la base alla nostra cultura popolare. |