Marina
Brasili è nata a
Viterbo, vive e lavora a La Spezia. Ha conseguito il Diploma all'accademia di BB.AA. di Carrara con una tesi su Fausto Melotti con il professor Valerio Rivosecchi. E' membro fondatore dell' associazione culturale ONLUS Coordinata zero della Spezia, che organizza mostre e eventi nello spazio PerForm Arte Contemporanea, ha diretto moduli d'insegnamento della sezione pittura e incisione presso "Officina delle idee" di La Spezia e "Coordinata Zero" Progetto Artistico a cura di Marina Brasili. Il superamento del limiti intrinseci alle varie forme d'arte e ai vari linguaggi attraverso la fusione e la sintesi è uno degli aspetti che mi hanno sempre interessata. Fino ad oggi ho utilizzato soprattutto fotografie preesistenti, ma ho anche elaborato delle composizioni digitali scansionando delle polaroid scattate da me. Le foto funzionano come pretesto, a volte sono le immagini dimenticate in un cassetto, quelle che ognuno di noi possiede e che non hanno di per sé alcuna ambizione artistica, ma hanno un "punto di fuga", una struttura sintattica interessante o una fascinazione nascosta. Ragionando come chi ha un backgroud da pittrice ho cercato nella fotografia ancora un rimando alla pittura, cercando di superare certi scarti di significato e cercando un arricchimento della materia visiva della fotografia . Quella certa piattezza o quella povertà che soprattutto in questo tipo di foto-ricordo, anonima, a-professionale e a volte decisamente "sbagliata" salta subito agli occhi, ma ne costituisce il fascino perchè guardando l'immagine, non si pensa al rappresentato, ma al fotografo, a quello che attraverso questo soggetto ha voluto trasmettere di sé stesso, al messaggio sociale, simbolico, in una parola iconico. Sia quando stampo su carta fotografica i miei files originati con gli strumenti di disegno e pittura virtuale, che a maggior ragione, quando intervengo direttamente sul supporto con la pittura tradizionale mi muovo in una sintesi tra due ambiti dell'arte visiva, che si attraversano l'un l'altro e si compenetrano in maniera molto divertente infatti, da una parte la fotografia cessa di essere mera documentazione dell'evento e/o di un soggetto in quel momento, rivestendosi di altri significati psicologici, simbolici ecc...dall'altra la pittura usufruisce di nuovi orizzonti e possibilità per ritornare ad un'arte che sia anche comunicazione, anche se tale comunicazione non può essere sempre diretta, ma diventa a volte ermetica, magari esoterica in una simbolizzazione del corpo, della natura , dei riti sociali. La Spezia, 18 Giugno 2003 |
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