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Un Museo deve essere come 
una persona:
nasce per un progetto di vita
vive e si trasforma
studia e si studia
lavora ama
fa figli
diviene saggio
poi muore
contento di essere nato.
Un Museo può essere grande o piccolo
può nascere in un corpo antico
o subito in una architettura pensata
moderna o d'avanguardia.
Un Museo può trovare spazio nel
territorio
animarne il paesaggio,
qualche volta gesticola anche in una
piccola stanzetta.
Quello che importa
è che sia attivo,
produca cultura, informazione
economia positiva
NON SIA UN PESO MORTO O
CIMITERO
DI OGGETTI DESUETI.

A Rufoli di Salerno esiste un paese
dove c'è molta buona argilla
che trasformata in terracotta
assume due caratteristiche invidiabili
il colore di bambina
e il suono dolce e timbrico di campana.
In questo paese vi sono molte fornaci
che nel passato han dato lavoro
e fornito mattonelle
ai ceramisti di Vietri Sul Mare
che le hanno decorate con grazia
per adornare le chiese e le case.
Questo paese ha riscoperto la sua
vocazione a far ceramica e a
trasformare l'argilla
in oggetti benedetti.
Museo, 11Kb  
La cosa basilare consiste nel
produrre un progetto di Museo
che sia la mente intelligente/
il corpo saggio/ che attivi
informazione ed economia collettiva,
cultura del paesaggio e del lavoro,
che lo faccia con determinazione,
con soavità, per il periodo di tempo
necessario al paese per crescere, e che
poi, esaurito il compito di vulcano,
si sciolga nel paesaggio donandosi,
ecco cosa serve e come fare.
Certo il
museo dovrà essere ad un sol piano,
grande come una chiesa grande
con fornace al posto dell'altare
(da attivare una volta all'anno per
oggetti eccezionali, sacri e di ricerca
della gioia) da un lato gli oggetti
del quotidiano assolutamente innovativi,
dall'altro quelli del piacere
anch'essi sperimentali.
Oggetti capaci di attirare gli studiosi
e di spingere i produttori di ceramica
a metterli in produzione e trovare mercato,
alto, di qualità per tutti, fatti a mano
e cotti a gran fuoco,
oggetti temperati e sonori
oggetti di pregio
rari in una società industrializzata.
Mi son dimenticato di dire due cose:
l'altezza del Museo potrebbe essere
di sei, sette metri.
Dovrà essere il direttore un
esperto di ceramica, ma saggio di economia,
GUARDIANO DELLA VALLE DELLE RANE,
capace di proporre eventi culturali,
non dovrà disdegnare a donare idee,
a programmare strategie commerciali
per l'autogestione e la crescita
del Museo che diverrà quindi una vera
e propria fabbrica di cultura ceramica
attiva sì nel territorio,
ma in rapporto costante colle altre
realtà consorelle nel mondo.
Per finire vorrei dire un'ultima cosa
il visitatore quando entra nel
museo di Rufoli
sa che potrà conoscere ceramiche
mai viste prima che l'architettura
stessa esprimerà nel concetto di madre-ceramica,
potrà fare la maschera di bellezza,
all'ingresso i bagni di argilla
terapeutica, acquistare idee
fare corsi di ceramica e scegliere di vivere
in questo paese felice perché fertile.

UGO MARANO 1996.
   

 

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