Il lavoro di Pierluigi Pinti mostra l'aspetto tentatacolare della vita notturna che
non vuole
quietarsi nel riposo. insieme al rituale dello spogliarsi per rivestirsi, alll'inconsistenza
della carne che sfuma nel sogno. il sogno è sempre il vero ed unico
protagonista della notte, anche nella veglia a dispetto di chi non vuole dormire.
La veglia notturna ha sempre questo carattere. apparentemente lo stato percettivo
è
uguale a quello che ha caratterizzato l'attenzione diurna. ma dopo il crepuscolo
qualcosa di impercettibile cambia. l'ansia della morte non quieta nell'abbandono del
riposo per garantisi rigenerazione al risveglio. tracima in un progressivo annegamento
dell'io che soccombe alla forza del desiderio. eros e thanatos, furia di possedere e
disgregazione dell'ordine naturale, non si contrappongono più per diventare un'unica
manifestazione nella vertigine di resistenza chimica dell'alcool, estasis e poppers.
Federica Tammarazio
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