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Donato
Di Poce |
“L’Artista contemporaneo dipinge con tutto Persino con il pennello”. Donato Di Poce Dopo la recente ondata di crisi politica e sociale, l’esigenza di cambiamento e rivoluzione dell’Area mediterranea e Nord Africana supportata e veicolata anche dalla controinformazione arrivata dai media classici e da Internet o Facebook, dovrebbe essere chiaro a tutti la valenza, l’importanza e la portata rivoluzionaria della comunicazione non solo nel campo civile ma anche in quello artistico. Internet è diventato uno Tsunami mediatico che spazza via vecchi privilegi e monopoli dell’informazione e della cultura. Se dagli anni ’60 in poi gli artisti utilizzavano la Fax Art e la Mail Art per creare sinergie, confrontarsi tra loro senza filtri e svincolarsi dalle regole del mercato dell’arte, oggi con l’avvento dei nuovi media comunicare è diventato più veloce e soprattutto le contaminazioni si moltiplicano in un villaggio globale, dove tutti conoscono in tempo reale quello che succede nell’altra parte del mondo, dove le intolleranze culturali e religiose hanno perso la maschera dell’omertà e del potere. Si riverberano dal WEB, nuovi linguaggi, una democratizzazione della cultura e dell’immagine, nuovi codici relazionali, una sorta di democrazia emozionale, un Alfabeto Morso, tra etica e sovversione, si aprono spiragli e voragini per una nuova libertà dell’Arte. Alla “Guerriglia Art”, murales e graffiti di molti artisti metropolitani e clandestini( Banksy docet), si affiancano e moltiplicano nuove forme di creazione e comunicazione artistica(dall’uso di vecchie Fabbriche, Cascine, Casolari e Hangar riconvertiti a spazi espositivi, esperienze di Street Art (Tombini dipinti, Wagon Art,etc...), Installazioni, Recycling e Land Art, video d’arte che rimbalzano da You Toobe, mostre d’arte virtuali sul WEB etc, editoria alternativa e Underground come Pulcinoelefante, alle visite negli Atelier, Musei d’arte e Collezioni private, progetti alternativi come la Bau Art, Action Poetry, che si affiancano e a volte superano e scardinano i vecchi mezzi di comunicazione ed esposizione dell’Arte (Musei, Gallerie etc…) troppo ingessati, drogati e commercializzati. In questo contesto si possono ammirare progetti come quelli di EnPleineAir Rewiew e Alfabeto Morso, esempi virtuosi di esperienze relazionali, estetiche, comunicazionali, dove nel rigore qualitativo, ma nel segno della sperimentazione e libertà dell’Arte, si possono incontrare e vedere maestri in ombra e giovani clandestini, artisti emergenti ed espressioni di una cultura Internazionale, opere nuove e vere, all’insegna di un nuovo respiro etico, sovversivo, leggero. Alfabeto Morso esperienza anche virtuale e virtuosa, si pone nel segno dell’Azione(estetica), Sperimentazione(Tecnica ed espositiva), della Contaminazione( di vari Media e Culture e codici linguistici differenti), che non rinunciano a esprimere bellezza, emozione, senso civico, stupore e magia. Troviamo qui selezionati e accumunati da una nuova vision dell’Arte, Artisti che avrebbero ben figurato nelle Biennali e Festival d’Arte in giro per l’Europa. Se i Ready Made di Duchamp ci autorizzano a dire”c’era una volta il quadro”, le gallerie virtuali e gli E-book ci autorizzano a dire “c’era una volta la galleria d’arte e il libro”, ma non perché si vogliono negare o ripudiare le gallerie d’arte e il libro, ma che non si deve ingessare e cristallizzare la realtà, perché l’Arte ci insegna a capire, condividere, emozionarci e guardare oltre…rovesciare le regole prestabilite del gioco culturale, perché se è vero che gli uomini non hanno confini, gli artisti e i poeti vivono ai bordi dell’infinito, e guardano oltre, per poter esprimere liberamente creatività e dissenso emozione e visione, eros e cultura, per comunicare, crescere, emanciparsi, sognare. Sono qui presenti, Artisti che credono nei valori dell’Arte e della creatività come generatori di senso (critico) e di libertà (espressiva), di sperimentazione della propria intimità e relazione con il mondo: da qui oltre a rinnovate espressioni di pittura e scultura, nascono esigenze di contaminazione tra parola e immagine e il nuovo impulso dato alla poesia visiva, ai taccuini d’artista, performance, alla fotografia d’arte, alla Street Art, che vogliono essere veramente espressione del proprio tempo, ma anche traccia di mondi futuri, se avremo ancora un mondo, se avremo ancora un futuro, quel futuro che il sistema di mercato da una parte e politici amorali, mediocri, corrotti e ignoranti, dall’altra, stanno rubando e negando a intere generazioni di cittadini e di artisti. Donato Di Poce Milano/Pinerolo, 10.05.2011 |
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