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4 settembre 2016 presso la Basilica di San Maurizio di Pinerolo

Pietà scultura di Luigi Aghemo
 

L’associazione En Plein Air da tempo percorre nuovi cammini interpretando e muovendosi in territori umani
e sociali che vanno oltre le convenzioni e gli stereotipi: in questa ottica ha promosso e sollecitato
questo evento che vede un grande scultore del passato incontrarsi con l’atmosfera fervente, suggestiva,
religiosa qual è quella che ci conforta al cospetto della Basilica di San Maurizio in Pinerolo.

Date queste premesse abbiamo il piacere di comunicarvi che da domenica 4 settembre 2016, in occasione
della celebrazione della solennità della Beata Vergine Maria Madre della Divina Grazia e Regina della Pace,
la Basilica di San Maurizio di Pinerolo ospiterà l’opera scultorea di Luigi Aghemo raffigurante la “Pietà”
per gentile concessione della signora Graziella Dotti.

Il progetto realizzato grazie alla cortese collaborazione del parroco Don Massimo Lovera e di Silvia Richiardone, intende invitare fedeli, giovani, famiglie, cittadini del territorio, turisti, a mettere in atto un percorso
culturale più incisivo, aperto, itinerante, mistico e completo, dove varie espressioni culturali e identitarie
dialogano piacevolmente.

Grazie per l’attenzione.
Elena Privitera

 

Breve biografia dell’artista Luigi Aghemo.
In via Silvio Pellico n 59, presso Palazzo Dotti, è custodito lo studio di uno dei più celebri scultori
piemontesi del Novecento.
Luigi Aghemo (1884-1976), dopo un’errabonda formazione giovanile tra Italia e Francia, si inserisce ben presto nel milieu artistico dell’ex capitale sabauda: partecipa alla realizzazione delle scenografie di Cabiria, film colossal prodotto da Itala Film con la supervisione di Gabriele D’Annunzio (1912);
espone ripetutamente al Circolo degli Artisti e alla Promotrice di Belle Arti. Realizza il Monumento ai Caduti
di Robbio Lomellina (PV) nel 1921, seguono il Monumento ai Caduti di Santiago del Cile e l’Aere Flammam per
la Michelin di Torino (1924). Numerose sono le committenze ecclesiastiche (pubbliche e private) e per il
Cimitero Monumentale di Torino. Tra il 1936 e il 1939 risiede nuovamente a Parigi, accrescendo notevolmente
la sua fama. Dopo il secondo conflitto mondiale, una committenza di mons. Binaschi, vescovo di Pinerolo, per
la Il Santuario della Madonna delle Grazie lega definitivamente lo scultore alla città.
Nel 1951 apre il suo studio pinerolese, che si trasforma subito in una vera e propria fucina d’arte:
tanti allievi apprendono, pazientemente seguiti dall’occhio esperto del maestro, i rudimenti di pittura,
scultura, cesellatura. Il maestro prosegue, indomitamente, la sua attività artistica: espone ancora alla
Promotrice di Belle Arti, e si dedica alle tante committenze che giungono: si segnalano La tempesta sedata
e I naufraghi per Carello e Borgarello; il bozzetto bronzeo per la Maschera di Ferro, le tombe Pedussia e
Giustetto e il Monumento per il Centenario dell’Unità d’Italia a Pinerolo. Attivo fino a tarda età, il suo
studio è uno scrigno prezioso di marmi, dipinti, disegni, bozzetti: un atelier quasi intatto nella sua
conservazione, che racconta una storia d’arte e passione mai sopita.

 

Pietà scultura di Luigi Aghemo



 

                        

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