#PINEROLOINSALOTTO
Nell’ambito del progetto PINEROLOINSOLITA, l’associazione, dopo il
gradito successo del primo salotto tra due artisti che in
Pinerolo hanno vissuto e creato: Luigi Aghemo e Serghej Potapenko,
poiché riteniamo che Pinerolo si racconti anche attraverso le sue figure
ed i suoi personaggi creativi di oggi, abbiamo deciso di ripetere
l’esperienza valorizzando ed estendendo “i salotti” ad altri
autori operativi da anni nel pinerolese incontrandoli e “raccontandoli”
al pubblico presso l’atelier di uno degli artisti invitati.
SABATO 4 marzo 2017 TERE GRINDATTO INCONTRA LUCA STORERO ore 15,30
Presso l’atelier di Tere Grindatto in via Duca degli Abruzzi n.7
Pinerolo
a cura di Elena Privitera, Giovanni Fasulo.
Come prima iniziativa proponiamo l’incontro tra l’artista pinerolese
Tere Grindatto con l’artista Luca Storero, due stili e due linguaggi
diversi, fluidi , incisivi entrambi nella comunicazione dei sentimenti e
emozioni: Tere Grindatto con una pittura graffiante e assemblaggi
laboriosi di vari materiali, mentre Luca Storero occhieggiando dal suo
mondo surreale, ironico e audace, attinge dalla letteratura e natura,
entrambi grandi interpreti di storie umane.
Per info tel 333 4249372 epa@epa.it
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Giovanni Fasulo, Appunti di viaggio _ 1 _
Tere Grindatto incontra Luca Storero
Visitare uno studio d’artista è come entrare in un tempio, d’obbligo è
procedere silenziosamente,
con passi di colomba.
Lo studio è il luogo della creazione, qui nasce vive e talvolta muore
l’opera d’arte.
È il seno e l’utero del manufatto artistico.
Lo studio è il luogo dell’incontro: l’artista incontra la sua opera,
ripercorre la sua storia.
Il visitatore incontra l’artista, nasce un dialogo, un amicizia, un
rapporto di fiducia,
un semplice contatto è acceso.
Lo studio è il luogo del valore. Il valore della cultura, universale in
termini non-economici.
La cultura non è petrolio, perché non esauribile. Lo studio è l’alveo
della produzione culturale.
Pinerolo in Salotto è un possibile percorso d’arte cittadino.
Uno strumento alternativo di diffusione della cultura dell’arte
contemporanea.
Rappresenta la possibilità di creare un nuovo rapporto tra cittadino,
turista, occasionale visitatore e l’artista.
Tere Grindatto incontra Luca Storero.
Un meeting jazzistico, quasi.
Vengono alla mente dischi esplosivi quali Duke Ellington meets John
Coltrane o
Gerry Mulligan meets Thelonious Monk…
Un duo esplosivo: gli universi materici di Tere Grindatto a confronto
con le visioni multiformi di Luca Storero.
Entrambi condividono l’estro creativo poliedrico, l’anticonformismo
delle scelte e degli stili,
il continuo rinnovamento dei prodotti.
Luca Storero lavora nel campo della grafica, del disegno,
dell’animazione video,
del montaggio… è uno spirito vivace
che coglie nel segno le ampie sfaccettature del mondo.
Affabula la
nostra mente con le suggestioni continue che prendono forma attraverso
il medium della matita, della tavoletta: i risultati sono sempre
straordinari.
Cinema, teatro, musica (Luca è contrabbassista): le sue esplorazioni
sono sempre allegre,
hanno il giusto mordente fatto di tradizione e
modernità.
Tere Grindatto procede per “visioni”: ogni immagine è superata
(super-visione),
per il tramite di una ricerca dettata da ansia creativa, magistrale,
colorata, nervosa.
Scartavetrare l’anima, restituendone l’essenza:
ecco il senso dell’opera di Tere Grindatto.
È un viaggio, senza meta e senza sosta. Un treno in corsa folle, da
prendere al volo. |