#PINEROLOINSALOTTO
Nell’ambito del progetto PINEROLOINSOLITA, l’associazione, dopo il
gradito successo del primo salotto tra due artisti che in
Pinerolo hanno vissuto e creato: Luigi Aghemo e Serghej Potapenko,
poiché riteniamo che Pinerolo si racconti anche attraverso le sue figure
ed i suoi personaggi creativi di oggi, abbiamo deciso di ripetere
l’esperienza valorizzando ed estendendo “i salotti” ad altri
autori operativi da anni nel pinerolese incontrandoli e “raccontandoli”
al pubblico presso l’atelier di uno degli artisti invitati.
Come seconda iniziativa proponiamo l’incontro tra le artiste
Caterina Bruno di Cavour e Sabina Villa di Pinerolo
entrambi acquerelliste con particolare propensione a rappresentare tra
luci e colori
suggestivi il proprio mondo creativo attinto dalla realtà circostante
interpretata con delicate sfumature..
Per info tel 333 4249372 epa@epa.it
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Giovanni Fasulo : Appunti di viaggio _ 2_ Sabina Villa incontra Caty
Bruno
Leggerezza: per comprendere a fondo la poetica delle due artiste
sento il bisogno di
approfondire questo concetto.
E non posso passare che da Italo Calvino, Lezioni Americane (1984):
<<La leggerezza per me si associa con la precisione e la
determinazione, non con la vaghezza
e l’abbandono al caso.
Paul Valéry ha detto: “Il faut être léger comme l’oiseau, et non
comme la plume”>>.
Ritrovo nei pennelli delle due artiste il sentimento purissimo del nuovo
e del vero:
la scoperta, la rivelazione, la caduta, la rinascita, il tempo, la
necessità.
Entrambe costruiscono mondi paralleli, che non imitano il reale, bensì
lo mutano geneticamente.
Sabina Villa si muove in deliziosi giardini della mente,
innervati di poesia del colore.
Le architetture, labili, sono sognanti e sospese; ma al contempo si
materializzano,
prendono forma, edificano nuove città del visibile.
Caty Bruno eleva un canto alla vita: i circuiti dei pigmenti
muovono rigorosi meccanismi
visivi a metà strada tra natura e storia, tra sentimento del tempo e
desiderio di evasione.
Come per Mondrian, anche qui, l’universale incontra l’individuale: lo
slancio vitale inebria
e avvolge, emoziona senza posa.
Leggerezza, ancora: la strada percorsa dalle artiste è un volo
d’uccello, silenzioso
ma potente. Nel gesto e nell’anima.
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