progetto didattico di Elena Privitera e Federica Tammarazio 
rivolto alle scuole 

bambola 
    progetto maionese 2007
10 ma edizione dal 15 settembre
Le ragazze sono asine
Asina balenga

immagini eventi con le scuole di Bricherasio e Pancalieri 
PROGETTO  LE RAGAZZE SONO ASINE 
16 e 31 ottobre, 13 novembre 

opere di gallinaro 

PREMESSA:
Partendo dal progetto artistico dell'artista
Marzia Gallinaro  di Padova intendiamo 
proporre un approfondimento sull'immaginario estetico giovanile che spesso si ispira a modelli 
effimeri propinati dai media e dai concetti di Bello e apparenza.
La condizione di disagio provoca nella vita dei soggetti più fragili un mal di vivere che a volte 
tragicamente provoca comportamenti autodistruttivi.
Intendiamo pertanto, con una certa forma di provocazione e ironica trasgressione, proporre un 
messaggio positivo, avvicinare i giovani utilizzando gli strumenti a cui sono più sensibili : 
colori, animazione, coinvolgimento in performance, musica,gioco e percorso espositivo performativo 
educativo incentrato sulla figura femminile nell'obiettivo di promuovere un confronto generazionale 
e sociale.

Le finalità perseguite dal progetto espositivo sono triplici:
  1
Ciò che preme sottolineare al gruppo di lavoro  che si occuperà della gestione e del coinvolgimento dei fruitori, 
è la necessità di usufruire delle pratiche artistiche proposte da Marzia Gallinaro al fine di confrontarsi e ragionare 
sul concetto di femminilità e sulle differenti sfumature che questo significato assume a vari livelli: 
corporeo in primis, ma anche mentale, culturale e sociale. 
L'obiettivo è trasformare l'osservatore dell'esposizione in un partecipante ad un esperienza formativa e di 
approfondimento sul senso profondo della femminilità e sugli ostacoli culturali del nostro tempo. 
Il lavoro di Marzia Gallinaro infatti si presta con eccezionale duttilità a divenite un parco giochi dei 
significati dell'universo femminile e delle motivazioni che spingono la stessa femminilità oltre i suoi confini, 
per divenire un fardello critico, una identità in discordanza con quanto proposto dalla società. 
Attraverso le sue opere l'artista ci vuole spingere a capire quanto la stupidità possa essere una maschera che 
nasconde la donna e quanto la donna voglia e possa accettare o rifiutare di celarsi dietro l'aspetto volutamente 
dissonante dell'essere asina.
 2 
Nell'ottica del confronto e della crescita culturale, l'associazione En Plein Air propone una serie di attività, 
genericamente definibili di didattica dell'arte, che in questo specifico caso vanno oltre la pratica creativa e l'accostamento 
ai valori estetici della produzione dell'artista e del suo linguaggio: i laboratori concepiti parallelamente all'esposizione 
di Marzia Gallinaro prevedono un lavoro di analisi e approfondimento della concezione di femminilità nel contemporaneo, 
attraverso un'analisi mirata dei punti nevralgici su cui l'artista insiste maggiormente, ossia i
rapporti tra corpo e 
coscienza di sé e tra valori insiti nella condizione femminile e valori proposti dalla società. 
Il destinatario che si mira a coinvolgere, visti i contenuti dell'esposizione, apparentemente ludici, è la fascia di età 
compresa tra gli 11 e i 19 anni, periodo critico in cui si prende coscienza di sé, delle proprie peculiarità, delle 
diversità sessuali e comportamentali e dei modelli proposti dalla società. 
L'adolescenza infatti è il momento in cui l'ironia entra a far parte delle capacità espressive della personalità, e 
consente un approccio all'universo ludico appena lasciato alle spalle completamente nuovo: la bambola dai connotati sessuali 
dichiaratamente marcati diviene immagine mentale del sé che si vorrebbe essere, nel caso della Barbie modello da imitare e da 
raggiungere, non a livello comportamentale, ma a livello estetico. Il confronto con una realtà umana, non fatta di bambole 
dalle forme illusionisticamente perfette, ma di persone dall'essenza effettivamente perfetta è il percorso che si vuole 
intraprendere insieme ai giovani studenti delle scuole medie inferiori e superiori: scopo principale è far comprendere che 
la società delle immagini di cui l'uomo contemporaneo è creatore e schiavo non produce icone a cui guardare come esempio 
da raggiungere, ma mostri, esteticamente inumani e irraggiungibili, Divinità, per alcuni, luoghi comuni da sfatare, per altri. 
Il femminile è qui soggetto primo, a cui è fondamentale accostare anche lo sguardo maschile: 

scopo del percorso con le scuole 
è infatti dialogare con i due universi nel momento della loro evoluzione e crescita per trasmettere la necessità 
di comprendere l'altrui forma e sostanza, e di ri-conoscere l'identità e il valore di entrambi al di là delle 
convenzioni estetiche proposte dalla società contemporanea.
3
 Naturalmente, obiettivo dell'esposizione e dell'evento è la conoscenza dell'attività di Marzia Gallinaro, il cui messaggio 
artistico, ironico e volutamente provocatorio, passa attraverso la manipolazione dell'icona universalmente riconosciuta come 
mito dell'infanzia di tutte le bambine cresciute dalla fine degli anni Quaranta ad oggi: la  BARBIE  
Accanto ad essa l'artista 
propone un divertente e critico giuoco delle parti, in cui la bestia si sostituisce alla Bella, per far comprendere dove sia insita 
la vera bellezza e dove la bestialità. Rifacendosi all'universo immaginifico shakespeariano, Marzia Gallinaro rielabora una 
versione zoomorfa di Titania, anziché di Bottom, che assume le sembianze di asino al di là delle notti estive, e che permette 
all'osservatore di entrare (concettualmente e fisicamente) nei panni concettuali e corporei di una figura che più o meno
 inconsciamente rinuncia alla propria identità, compiendo un percorso che, dall'allontanamento dal sé, deve necessariamente 
ricondurre ad un ritrovamento cosciente e maturo della propria identità.
Il linguaggio dell'artista infatti si presta molto facilmente a giochi di accostamento con l'universo extra-artistico della 
pubblicità e del costume, in cui la corporeità femminile diviene veicolo per trasmette ogni tipo di messaggio: 
trasgressione ed asessualità, mercificazione ed evanescenza, provocazione e passività divengono messaggi contraddittori 
applicati alle forme corporee femminili e anche maschili. Il trend degli ultimi venticinque anni dà i suoi frutti nella 
nascita di fenomeni di massa che si confondono con mode e tendenze di ogni genere, ma che nella pratica sono figli della 
confusione di significati applicati dall'estetica all'essere umano e alla sua immagine.

MODALITA':
interventi gratuiti presso le scuole e la sede dell'En Plein Air
proiezioni di diapositive e cenni sul lavoro dell'artista Marzia Gallinaro.
proiezione video della Performance Asina in S-POSA del 15 settembre presso l'Epa
Laboratorio con i ragazzi sulle immagini tratte dalle pagine patinate 
(Pubblicitarie, gossip, personaggi famosi della società attuale o del passato ..) 
attraverso l'utilizzo di linguaggi che spaziano dalla pittura, scultura, mosaico alle immagini digitali..
Riproduzioni di immagini icone dei mass media e rielaborazione in chiave ironica 
che vanno ad accentuare il lato ironico dei personaggi stessi 
 
* visita e percorso dell'
esposizione di circa 20 lavori donne asine colorate ed elaborate su pannelli 
in cartone di grandi dimensioni che si 
ispirano alle pubblicità promozionali ideali a sedurre ed invitare all'emulazione : 
Asine sexi, Ma-donna, Asina Sposa, Cornuta, Cantante, Balenga, Sessuosa, ecc
*
costruzione ed installazione di due enormi teste in cartapesta di donne ASINE in S-POSA 
che invitano il pubblico ad entravi e provare l'esperienza simulativa di una realtà effimera
* esposizione volutamente provocatoria di una grande quantità di
bambole BARBIE a cui 
l'artista Gallinaro ha volutamente cambiato la testa dai lineamenti provocanti in quella di Asine leziose,
 sessuose, piccanti.
*
performance Asina in S-POSA   http://www.youtube.com/watch?v=NyNCtWaxS8c
*promozione dei contenuti presso le scuole
programma didattico annuale
enpleinair