Dai tetti in giù_pagina 1_pagina2 |
Quel che mi attira non è ciò che hai scritto ma quelle pagina non scritte,non istoriate dai tuoi piccoli disegni-parole che interrompono e scandiscono ogni tanto la grande battaglia con te stessa velata da sanzioni eimperativi non tuoi. E così quando ti appelli a "i Dio" con fervore ti dici e ti ridici che devi rinunciare alla volontà tua, ti scappa il tempo tra le dita e per le due paginette lasciate bianche, tu vivi le tue tentazioni che mai sapremo noi qui a distanza nel tempo. Un diario furtivo scritto giustamente per te, non è destinato ad un lettore ma alla lettrice-autrice-te stessa, alla parte che recalcitra che si ripete più volte di voler essere santa. |
Come sono lontani i versi di Teresa D'Avila, non sapremo mai, forse anche lei nel '500 è stata ghermita dalle tue tentazioni, sentito dei dubbi .. forse le visioni mistiche coprivano con un velo di follia di autoimmaginazione le sue vere cadute di tono? Scrivendo Teresa D'Avila sublimava se stessa, la sua "orgia di volontà", tanto da manipolare, credo con sospetto la sua vita? forse gli storici non ci vogliono far conoscere l'altro, sappiamo e conosciamo delle sue "mercedes"... Penso quindi all'altra Teresa che come una bambina quando ripercorre la sua vita nella storia di un'anima si autodefinisce "piccolo fiore" che fa le "piccole pratiche" (fioretti), sappiamo che è malata, con gioia racconta della sua vita, ma sappiamo anche che le "sorelle" la istigavano a scrivere, ad annotare con sadismo la sua santità portata agli estremi su di un letto di morte perché la sua anima fosse un esempio di santità per tanti. |
Qualcun altro si definiva, con una forte metafora una margherita, è Emily Dickinson, ma con quale passione parla di natura api e ronzii narcisi e muschio, dalla sua finestra mondo interiore da cui vedeva e sentiva la pienezza degli istinti, come un piccolo ragno costruiva la sua tela per mettersene al centro, inavvicinabile ranocchia di uno stagno, autonutrendosi della sua poesia. Chissà perché tutte queste storie devono essere storie di sofferenza, quando si vuol giungere ed avvicinarsi ad un Dio l' autoflaggellazione,l'autopunizione pare debba esere lo scotto da pagare,dal dolore si annulla la volontà...? |
Eppure tu suorina "piccolo fiore del '59", mi pare che sotto sotto abbia scritto
una piccola Mein Kampf ,sotto la tua sequela di costrizioni, di doveri, piccole pratiche nascondi qualcosa. Si intuisce .. piccolo fiore. Che agonia l'insistenza con cui rinnovi ogni volta con mano irosa e ti porta ad infierire sul foglio con frasi tremanti, senza verbi, senza grammatica, l e tue prediche.. Rispondere sempre con un sorriso, e penso che il tuo sorriso ti sia costato, tu rinnovando il concetto stai ricordando a te stessa, "devi sorridere", ma chesorriso può essere stato il tuo, il sorriso del gatto di Alice o il sorriso ancora più drammatico di Humpty Dumpty che ridendo quasi si stacca la testa? C'è un vuoto tra il 9 e il 12 Luglio finchè arrivi a dirti con foga "Come mai sono caduta nel peccato.." qui mi intristisce sentire la tua umiliazione davanti ad un demone che ti ha tentato, di quale demonio si tratta ? finchè arrivi a giustificarti, agli onori della causa ricordi che anche altri sono stati tentati, ti riscatta forse tutto ciò, e poi ti convinci che è un destino perché abbiamo tutti una grande colpa il flagello del peccato veniale che ci accompagna dalla nascita dei tempi.. |
Sorrido ai tuoi dubbi, ma dentro mi scuoti l'anima mia, mi nasce un sentimento di amore materno vorrei avere cura di te e dal futuro volare nel tempo a soccorrerti e dirti, amica abbi fiducia in te prima di tutto, rivolgiti al tuo io e lì troverai il tuo Dio, guarda dai tetti in giù qualche volta e quando lo sguardo tutto a 360° si sarà posato con "lettizia" dove s'incontrano l'orizzonte e il mondo fino a diventare un tutt'uno, lì troverai il tuo Dio e potrai scegliere la tua via. |
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