|
|
Enciclopedia visuale:
il corpus della nominazione entra a contatto con la visività. Nel sovrapporsi delle due
cariche qualche cosa si consuma: ed è proprio la consistenza concreta dei nomi.
Risulta disgregato da un lato il nome dell'artista che circoscrive queste voci visive,
dall'altro si frantuma il nome della cosa.
Ogni singola definizione dell'Enciclopedia rende visibile un'intensità che congiunge
delle parti del tutto eterogenee.
Completamente distinta da un concetto di poesia visiva nel quale gli oggetti semplicemente
si sostituiscono ai nomi alla ricerca del paradosso e del corto circuito logico,
l'Enciclopedia visuale attiva un'energia che fa esplodere tanto i nomi quanto le cose.
In essa non è più discernibile l'affermazione dall'interrogazione, nello stesso modo in
cui, nella poesia, la vibrazione del linguaggio si fa così intensa da fargli oltrepassare
la soglia di un principio di indeterminazione, linguaggio e non più linguaggio, immagine
e non più immagine.
La galleria En Plein Air riceve da qualche tempo, a scadenze periodiche, via posta, i
lemmi dell'Enciclopedia visuale.
L'anonimia della sua origine ha forse una rispondenza nella complessità dei suoi esiti,
che sfugge alla parola.
|