< Laura di F.Mingarelli_ G.GalloM.Zullo >

ALDA E LE ALTRE _EnPleinAir  _
COLOURS FROM THE FEMALE_FEDERICA TAMMARAZIO

con i patrocini di Regione Piemonte_Provincia di Torino_Comune di Pinerolo

La descrizione del vissuto femminile è l’oggetto al centro della riflessione degli artisti 
coinvolti nel nucleo espositivo Colours from the female, fase conclusiva di un percorso che, 
suo malgrado, evoca, nella propria struttura tripartita, il climax ascendente della passione, 
morte e resurrezione, chiave di lettura dell’esistenza femminile e della condizione creativa 
dell’artista.

Terzo e ultimo momento, Colours from the female si configura come punto di chiusura del 
cerchio che dal disconoscimento di sé, dal dolore e dalla perdita conduce ad un tripudio 
feroce e vincente dell’essenza della femminilità: la corporeità, la sensualità, la 
definitiva distruzione del cliché dall’interno, la libera offerta di se stessa al mondo 
come individuo integro e complesso caratterizzano la ridefinizione di un universo cromatico 
ed espressivo in cui gli artisti coinvolti fondano un comune spazio di riflessione sull’idea 
attuale, e pur tuttavia eterna, di femminino. 

Alla base della scelta curatoriale si pone la fondata idea per cui questo spazio offra 
prospettive di visione e di esperienze a sé stati, pur senza configurarsi come una separazione 
ghettizzante: non si tratta ossia di parlare di arte al femminile, come una sub-declinazione 
di genere, ma di proporre una riflessione artistica sul femminile. Un fil rouge, per rientrare 
nella metafora cromatica della sezione, che paga volentieri un debito d’ispirazione alle 
composizioni della poetessa milanese Alda Merini, la cui produzione letteraria è di per sé 
metafora esatta dello stato interiore femminile e immagine tridimensionale di esso. 
Dalle sue parole emerge il dolore, ma al contempo la rinascita, chiave di lettura dei lavori 
presenti in mostra: ecco il momento effimero della gioia assoluta, in cui [il] sangue […]si 
colora di Dio (1), percepita con intensità e consumata in ogni sua singola fibra proprio per la 
sua condizione transeunte. 
Bellezza, giovinezza, amore: le forze che si innestano nel corpo 
e nel cuore di ogni donna, fattori scatenanti dell’emozione e dell’ossessionante necessità 
di sentirsi, ogni istante, pervase dalla sensazione vivificatrice della gioia. 
Caducità delle forze vitali: anche qui, con coscienza di sé, coraggio nel viverne l’apogeo 
ed il termine, che la poetessa Merini individua nel canto pieno…/nato da vita che ben mi 
assicura/ molta pietà per il mio povero corpo (2).
L’artista è donna e creatrice, l’opera d’arte è di conseguenza filiazione della fecondità 
incanalata dal corpo e dalla mente verso l’immaginario: essa è offerta allo sguardo, alla 
comprensione e all’inesorabile abbraccio del mondo. Sono crudele, lo so,/ ma il gergo dei 
poeti è questo:/ un lungo silenzio acceso/ dopo un lunghissimo bacio
(3). 
L’arte è una musa egoista e possessiva, che ben si sposa con la generosa anima femminile. 
Un legame che gli artisti presenti intrecciano con la disposizione d’animo degna di un rituale sacro. 
1 Alda Merini, Superba è la notte
2 Alda Merini, Combattuta tra te e la poesia, da Ballate non pagate
3 Alda Merini, Apro la sigaretta, da Ballate non pagate

SVILUPPI DEL PROGETTO: esposizione parallela dal 4 luglio al 2 agosto presso il
Monastero Chiesa Beata Vergine delle Grazie della città di Villafranca Piemonte

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