Armoniose turbolenze
di Alessandra Galletta
Come donne siamo abituate a tutelare i nostri cari, a difendere e
proteggere noi stesse,
ad avere rispetto per gli altri. Prevenire l'infezione è possibile, basta agire in
maniera cosciente e responsabile con tutto il corpo, testa compresa!
da "Per donne che scelgono" opuscolo del Ministero della Sanità, rivolto
alle donne,
per la prevenzione dell'HIV, giugno 2000
Nella doppia videoproiezione premiata a Venezia, Turbulent, l'artista iraniana Shirin
Neshat
rappresenta l'opposizione maschile/femminile tramite il canto: Sussan Deyhim e Shahram
Nazeri,
famosi interpreti iraniani, eseguono un assolo ciascuno. Tradizionale e cerebrale l'uomo,
caldo,
preciso e tagliente. Un gorgheggio emozionale costellato di passione e di dolore allo
stremo
del corpo, la donna. Una melodia senza parole, come se da lei uscissero mille voci.
"Più conosco gli uomini più amo il mio cane, Floppy".
Dal padre ai figli, da Al Bano al
romanzo sul destino: per la prima volta la sua verità. Romina, io.
dalla copertina di Sette del Corriere della Sera, maggio 2000
L'opera ci lascia senza parole. La nostra mente entra in conflitto con il nostro cuore, e
non
sappiamo decidere quale canto e perché ci abbia toccato più profondamente. Ma è
qualcosa di
indecidibile. La perfezione di quelle due voci stava al centro, insieme a noi.
Da quella posizione abbiamo potuto non soltanto accogliere, ma "essere"
l'equilibrio assoluto.
E' il punto in cui si quietano le turbolenze dell'anima. Se l'arte, come la definiva
Stendhal
è una "promesse de bonheur", una promessa di felicità, le donne le promesse le
hanno create,
e dunque le sanno mantenere. Ecco perché una mostra di sole donne; per ossessione, per
divertimento, per profondità, per gioco.
La Ragazzina con la Corda canta e nomina le stelle con grande
sicurezza. Queste hanno nomi greci,
latini e arabi. (...) Dove li ha imparati? Qualcosa ci dice che è figlia unica, e che
compensa
la sua solitudine con prodigiose imprese mnemoniche. Sua madre è una di quelle prostitute
che
si offrono nelle vetrine illuminate di rosso (...) Uno-Antares, Due - Capella, Tre -
Canopo,
Quattro - Arturo, Cinque - Agreetor, Sei - Anektor, Sette - Duendin, Otto - Algerib, Nove
-
Agena, Dieci - Lalandry, Undici - Vega, Dodici - Golubin, Tredici - Spica, Quattordici -
Capra,
Quindici - Acrab, Sedici - Deneb, Diciassette - Saffo...
Peter Greenaway - da Drowing by Numbers - Giochi nell'acqua
(sceneggiatura edita da Il Castoro, Milano, 1996)
Tante donne in un unico luogo ricordano foto di gruppo in bianconero e divisa, suffragette
dell'Istituto Luce, luccicanti harem vietati agli estranei, bordelli consumati tra pizzo
e divani. Donne tra loro fa pensare alle streghe, alle suore, alle lingue umide e sgranate
di un porno,trasmesso in una rete locale a notte fonda.
Politica e femminismo? Non c'entrano più. E' solo un gioco: d'amore
e di sesso.
Allegro, senza sensi di colpa.
Oggi le ragazze che amano le donne (per una volta o per sempre) sono tante.
E sembrano più felici.
da "Le nuove lesbiche" di Alessandra Baduel in " D La repubblica delle
donne", 30 maggio 2000
A Soap Opera hanno portato orsetti, reggiseni, bocche languide su grembiuli da cucina,
pupille
ingigantite dal cubo di una discoteca. Hanno portato poesie, colazioni, detergenti per la
casa
e copioni teatrali. Sono virtuali e intoccabili nella rete come nel corredo nuziale per
una
persona sola. Hanno figli per guardargli i cartoni animati, per ricalcargli le formine,
per
copiarne i colori del leccalecca. Mentre stirano la biancheria si trasformano in coniglio,
mentre lucidano mocassini scattano fotografie, confezionano abiti con calzini consumati,
nell'emergenza di un dopoguerra vero solo attraverso il racconto.
Marcella torna in famiglia, tra i Bonelli torna serenità. Emilia
lascia Luca, ma il
ragazzo giunge al punto di andare da Giacomo per minacciarlo: l'uomo fugge dall'ospedale.
Problemi tra Lisa e Marco. Pietro è sfiduciato sulla terapia.
Vivere. Canale 5 da lunedì a venerdì, ore 14.10
Queste donne ascoltano entrambi i canti, e se ne lasciano attraversare. Scelte fra le
donne che hanno scelto l'arte, raccontano l'equilibrio tra la necessità e la passione,
l'iniziativa e il dolore. Non rinnegano né l'uno né l'altra. E' per questo semplice
colmo
dell'utopia, che per loro sono state create le Telenovelas, le Soap Opera.
Racconti interminabili di lotte, intrighi, passioni, sesso e potere. Su scene, ambienti e
luci da film porno, attori improbabili in abiti di alcuna raffinatezza recitano dialoghi
al limite dell'analfabetismo e durano il minimo, appena il tempo perché accada mezza
azione.
Che però vale tutto.
Alberto chiede ad Alessandro di non avvertire la polizia del
rapimento del figlio.
Silvia non mantiene il suo segreto: il nascituro è figlio di Luciano, l'amico gay.
Un Posto al Sole. Raitre da lunedì a venerdì, ore 20.30
Ogni puntata da'inizio a un qualcosa che vedremo domani. Domani. Domani.
Senza fine, tu sei un attimo senza fine... non hai ieri non hai
domani, tutto è ormai
nelle tue mani. Mani grandi, mani... senza fine.
Ornella Vanoni
Questo meccanismo del senza fine è lo stesso della promessa, che le donne conoscono bene:
la promessa è fatta di una seduzione tanto desiderata da impararne con silenzio, costanza
e intelligenza i segreti e meccanismi, il suo oscuro funzionamento.
"La tua bellezza, Artù, - disse Morgana - accende il mio
desiderio. Io non sono carne
sottomessa all'appetito dell'uomo. Ti desidero come un uomo desidera una donna e, in
questo almeno, siamo uguali. Non mi offro a te. Ti prendo".
Sono le gelide e roventi parole della "Morgana" di Michel Rio, divinamente
tradotte
dal francese da Annamaria Ferrero, una delle artiste di Soap Opera. A me pare che
possiamo permetterci qualche Turbolenza, tanto, tra donne, il cerchio si chiude sempre,
e pacificamente. A Luca Beatrice - e a tutti gli uomini - piacendo. Seducano e distruggano
pure, purché non smettano di "farsi servire".
testo di Luca Beatrice
comunicato
|