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7 > 15 NOVEMBRE 2009 |
EVENTI CULTURALI NELL’AMBITO DI TUTTOMELE 2009 CITTA’ DI CAVOUR L’enpleinair referente territoriale polifunzionale attenta al territorio e alle peculiarità che distinguono le realtà limitrofe, propone per il 2009 un progetto artistico itinerante. |
DECRIPTATI.002 ABBAZIA DI SANTA MARIA DELLA CITTA’DI CAVOUR inaugurazione 7 settembre ore 16 incontro con gli artisti 8 settembre ore 10 orario sabato e domenica 9,30 > 18,00 Il progetto dell’anno 2009 ci riconduce in questo prezioso habitat che storicamente e culturalmente conserva tracce e frammenti di una magia antropologica particolarmente suggestiva. Dialogare e bisbigliare a questo luogo ci ri-emoziona sempre, piacevolmente consci di assistere al flusso del tempo, di un tempo fluido, come testimoniano le preziose ricerche e i ritrovamenti fatti in questo luogo da persone tenaci e curiose di ritrovare nel passato, il proprio passato. L’abbazia nel suo complesso architettonico si erge sotto la Rocca e dalla Rocca, quasi scherzo di una natura bizzarra, prende forma (forza) una sorta di energia che trasmette mistero e condiscendenza verso l’umano. Il dialogo nasce dalla vista, dal tatto, dall’ udito, dagli odori, dai sensi che qui si interrogano sui misteri della vita; far cultura è un’emozione continua, un modo di vivere, l’opera contemporanea si integra, entra nella storia e porta lontano a un futuro imminente che è un oggi, sempre. Il percorso della mostra Decriptati.002 inizia dall’ingresso dell’abbazia; alla sinistra dell’edificio, nell’antico sito tinaggio, ha la sua sede il Museo Caburrum, un gioiello di preziosi reperti archeologici recuperati sul territorio di Cavour. E qui ci coglie la piacevole sensazione di vivere nell’antico insediamento da cui ebbe origine la città; un suggestivo e raffinato allestimento dei reperti evoca i diversi aspetti dell'occupazione umana, preistorica e storica della ROCCA e della piana circostante. Ci preme sottolineare in questa sede quanto incida sul vissuto la tenacia e la necessità di ritrovarsi e identificarsi nelle proprie origini. Il nuovo MUSEO, voluto da anni dai cittadini della città di Cavour, nasce dalla collaborazione tra il Comune e la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Egizio di Torino; oggi presenta i reperti archeologici recuperati nel corso di rinvenimenti casuali ed indagini mirate. Preservare per il futuro e raccontarsi per non dimenticare. Il dialogo così stimolante si arricchisce di altri elementi le cui valenze artistiche e culturali non possono che giovare e arricchire lo spettatore. Sul verde contenuto dal perimetro dell’edificio, si identifica una massa scultorea immensa e trasversale al panorama, nera lucente sinuosa e impetuosa marea nera di Carla Crosio.Questa installazione ( che nell’immaginario dell’artista forse vuol evocare la rocca) ci accoglie distesa, sinuosa, tra umori e tempeste indomabili. Nella cripta, si colloca e trova il suo spazio minimale e vitale un’ installazione site specific di Luigi Stoisa. In questo ambiente silenzioso in una penombra piena di rimembranze antiche da percorrere quasi in punta di piedi, trova la sua luce l’installazione leggera e vitale di Stoisa, a parlarci del mondo della sua vitalità. Percorsi gli antichi scalini ci ritroviamo rapiti nel silenzio in cui solo l’opera di Stoisa parla e ci evoca figure umane universali. Nel salone superiore la materia dei segni dei simboli iconografici e riconoscibili di Giorgio Ramella ci conducono nel mondo pittorico dove l’uomo racconta di sé ed evoca l’antropologia della pittura.In questa sede avranno luogo i piacevoli concert brevi organizzati dal gruppo di donne insieme, pensiamo di arricchire questi momenti coniugando arte e musica. L’arte contemporanea ci pone dei quesiti a cui rispondere è apparentemente difficile, ma la storia dei luoghi, la tenacia delle idee e della creatività umana ci tengono vivi e piacevolmente (in)coscienti del vivere. e.privitera |
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Installazione presso la cripta dell’artista
LUIGI STOISA di Giaveno (To) Divenuto noto a livello internazionale per l’uso inedito del catrame come mezzo d’espressione, Luigi Stoisa ha continuato le sue sperimentazioni sospinto da un anelito postmoderno e postmediale di nomadismo eclettico fra le tecnologie possibili, senza mai subordinare la qualità estetica ad uno sperimentalismo incontrollato. Dall’uso del catrame che distorce o ingloba metaforicamente, in un continuum indistinto, il soggetto e l’istituzione stessa dell’arte canonica, suggerendo tuttavia un nuovo canone per la bellezza non esiliata, l’artista approda al disegno spaziale per mezzo di luci al neon e dell’elettricità. Il commento implicito sulla connessioneglobale dell’umanità oppone una resistenza attraverso l’uso relazionale della luce elettrica, distinto all’interno dell’elettrosfera delle connessioni, come se nel caos di elettroni qualcuno accendesse la lampadina in una stanza per guardare meglio negli occhi della persona amata. testo Michele Bramante testo Mauro Comba video di Federico Galetto |
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Gli oltre quarant’anni di esperienza pittorica sono stati, per Giorgio Ramella, l’attraversamento di una genesi dell’immagine. Dall’informe della sua astrazione materica emergono segni ancora indistinti che alludono, come un presagio, alla nascita del senso e di una scena. Segni che sembrano raccogliere la materia creando un mondo per noi, che si manifestano come l’epifania di un evento ancora senza
cause, condensando significati scaturiti dalla sensazione di un possibile referente ancora vago e indefinito. Attraverso la tessitura pittorica sembra coagularsi una costellazione di possibili riferimenti ad altre presenze nel mondo, un primo arcipelago di proto-simboli. Muovendo dall’esperienza informale, in un periodo in cui l’espressione indicava ancora un’avanguardia, Ramella rimane fedele alla sperimentazione pittorica, senza adattarsi alla via anoressica del concettuale, inteso, allora, come unico sviluppo della modernità nelle convenzioni dell’arte. L’esito, per l’artista, è la rivelazione dell’immagine simbolica, perseguita nella sua attuale contaminazione di stili, che coincide con una rinnovata fiducia per la pittura resa al medium dall’epoca postmoderna. Michele Bramante |
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L’artista vercellese Carla Crosio vanta riconoscimenti nazionali ed internazionali con mostre personali e partecipazioni a collettive in diversi Paesi, oltre a collaborazioni eccellenti con critici come Gillo
Dorfles, Angela Madesani e Tommaso Trini, per citarne
alcuni. Le sue installazioni coniugano una monumentalità quasi monolitica, pesantemente contingente e terrestre, di un corpo pieno e grave, ma incompleto, con una pregnanza simbolica immateriale ed immaginifica, evocando - in chiave contemporanea e informale - una strategia espressiva quasi giottesca. La seduzione estetica delle sue opere nasconde un coinvolgimento allo stesso tempo straniante e conturbante, una sensazione di vicinanza eccessiva che non raggiunge immediatamente la zona conscia dell’esperienza, ma si insinua come un presentimento. Lo spettatore è affascinato e al tempo stesso sottilmente a disagio per un perturbante ritorno di investimento sensuale che rende mobili, inquieti e inquietanti, le riflessioni personali e i racconti intimi incisi dall’artista sulle superfici e negli organi delle sue opere. testo Michele Bramante |
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THE WHITE BIRD NEVER
DIES |
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COLOURS FROM THE FEMALE SEDE UNITRE DELLA CITTA’ DI CAVOUR Via Giolitti 115 dal 7 al 15 novembre orario sabato e domenica 10,00 > 23,30 altri giorni 15,30 > 22,00 L’associazione culturale epa dal 1998 si caratterizza per la promozione della creatività femminile. Il progetto espositivo in questa sede propone una riflessione artistica sull’immaginario femminile. La scelta del tema gioca sul potere affabulatorio del colore, i cui cromatismi accesi e brillanti evocano emozioni piacevoli e un mondo che va oltre il grigio, bianco e nero. Le opere di Caterina Bruno e Giovanna Ricca entrambe di Cavour, presentano una correlazione nei risultati cromatici ottenuti benché utilizzino tecniche e linguaggi diversi. testo di Michele Bramante Caterina Bruno si esprime con la tecnica dell’acquerello, tecnica delicata che consente al colore di narrarsi sulla carta. Il suo mondo creativo è duttile e dinamico, sfuggente come l’acqua; le sfumature dapprima tenui si fanno forti, imperiose e vivaci in altri passaggi. La superficie cartacea diventa un fiume di evasione dalla realtà, dove il gesto assume una sacralità pittorica che ti porta con sé, e noi andiamo con Caterina respirando con lei …. Giovanna Ricca giovane e dinamica artista ha una formazione multidisciplinare fortemente improntata all’approccio grafico. Le sue sperimentazioni riguardano in particolare attimi e momenti, il suo occhio che funge da obiettivo coglie situazioni reali di vita vissuta per poi fonderle nel suo immaginario.Giovanna Ricca realizza visioni e short stories dall'happy end sulla tela, 100x 70, 100x 100 spazi forse troppo limitati perché vorremmo assistere al finale della storia…Tele/finestre quindi metafore di attimi gioiosi e onirici come le sue bolle di sapone, occhialoni e colori colori.. |
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TUTTOMELE™ è anche MUSICA, ARTE e STORIA |
TUTTOMELE™ è anche MUSICA, ARTE e STORIA In occasione della 30^ edizione di Tuttomele™ , la splendida e suggestiva Abbazia di Santa Maria che affonda le sue origini in epoca medievale (fu fatta edificare nel 1037 da Landolfo Vescovo di Torino) sarà il centro di una nutrita serie di eventi culturali. Il complesso abbaziale, riportato negli ultimi decenni attraverso consistenti lavori di ristrutturazione all’antica bellezza ed accoglienza, ospita da giugno 2008 il Museo Caburrum nei cui spazi espositivi reperti preistorici, di età romana, tardo antica e altomedievale sono presentati con raffinatezza ed eleganza. L’ex monastero benedettino, come la Chiesa, prezioso tesoro del patrimonio storico di Cavour, durante la rassegna annuale di Tuttomele™ si aprirà ai visitatori con una Mostra d’arte Contemporanea, con una serie di CONCERTI “Brevi”, (adatti al poco tempo dei visitatori che si dovranno suddividere tra mille curiosità di TUTTOMELE), con le visite alla Cripta della Abbazia ed al citato MUSEO CABURRUM.L’iniziativa, patrocinata e finanziata dal Comune di Cavour ed organizzata dal Gruppo “Donne Insieme” in collaborazione con la Procavour e l’Associazione Amici di Cavour e della Rocca, vuole offrire momenti musicali ai visitatori dell’Abbazia che potranno sostare nella sala concerti alternando visioni d’arte ad apprezzabili armonie sonore. I CONCERTI “BREVI” di TUTTOMELE Sabato 7 novembre ore 15,00 e ore 16,00 ArtInTrio Gilberto Bonetto, piano elettrico - Dario Balmas, basso elettrico - Simone Aimo, batteria “Non solo jazz….” Una rivisitazione in chiave moderna dei grandi capolavori della musica jazz, da Monk a Hancock. Domenica 8 novembre ore 11,00 - ore 15,00 e ore 16,00 Ensemble di flauti di Musicanto - Piossasco Viola Rolandone - Maria Chiara Maccarrone - Claudia Fassina - Dario Scanferlato - Davide Dusnasco coordinati dal Maestro Marco Giaccaria “Col flauto at…traverso le epoche musicali” dalla musica classica alla musica moderna. Sabato 14 novembre ore 15,00 e ore 16,00 Massimo Biancamano, arciliuto - Carlo Tagliacozzo, viola da gamba Repertorio musicale preclassico dal secolo XIV al secolo XVIII, con strumenti desueti in uso nei secoli scorsi. Domenica 15 novembre ore 11,00 - ore 15,00 e ore 16,00 Piero Urban, chitarra classica - Giuseppe Franco, percussioni “Le Parole sono altrove”, un viaggio musicale tra brani celebri e non, con qualche sorpresa. Per le visite all’Abbazia S. Maria ed al nuovo Museo CABURRUM sarà assicurato, il Sabato e la Domenica, un servizio di bus navetta offerto da CAVOURESE SpA con partenza da piazza Re Umberto |
testi
Michele Bramante testo Mauro Comba testo di Maria Vittoria Berti video di Federico Galetto |
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NEWS esposizioni dal'94 enpleinair |
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