I LINGUAGGI DEL MEDITERRANEO
LA PAROLA COME SEGNO

progetto espositivo
progetto didattico
immagini 
motivazioni del progetto
Abderrahim El Hadiri - marocco
Nel 1993 nasce la fiaba "Heina e il Ghul" e l'avventura teatrale di Abderrahim avanza. 
tracciando gioiosamente segni linguistici recuperati dall'arabo, per traslarli in crocevia 
simbolici alla ricerca di un'autentica multiculturalità. L'artista elabora lo spettacolo 
realizzando un work in progress, in una situazione in bilico tra teatro e didattica. 
Il risultato, le tavole (appunti visivi dell'happening) saranno esposti andando ad 
arricchire il corpus della mostra.
The fable "Heina and the Ghul" was written in 1993 and Abderrahim's 
theatrical adventure goes on joyfully leaving traces of linguistic signs
derived from the Arab language, to transfigure them into symbolic
crosswords, looking for an authentic multicultural code. The artist
elaborates the show with a work in progress touch, on a thin line between
theatre and didactics. The result: the sketches (visual notes of the 
happening) will be displayed to enrich the main contents of the exhibition.
Laura Ambrosi - italia
Nei lavori di Laura Ambrosi la creatività esplora continuamente i confini tra Arte e Design 
e l'esperienza umana viene filtrata dalla visionarietà di un'Alice nel paese delle meraviglie. 
L'interesse dell'artista per la ricerca sui materiali, caratterizza un'estetica cleptomane 
verso le produzioni post-industriali. Con le Lettere dal mediterraneo l'artista realizza 
un'epistolario immaginario solidificato nel plexiglas. Lettere accartocciate e quindi 
mai spedite. Lettere scritte con diverse lingue, volte ad esprimere la coesistenza linguistica: 
paradigma storico dei flussi umani, culturali ed economici dei popoli in un'area di relazioni 
plurisecolare tuttora in atto. Lettere dai contenuti chiari-tautologici: un rimando autoreferenziale 
al progetto della mostra e al contempo testimonianze storiche sull'uso delle lingue franche. 

In Laura Ambrosi's works creativity continuously explores the borders between 
Art and Design and the human experience is filtered from the visionary universe 
of an "Alice's Adventures in Wonderland". The artist's interest in material 
research characterizes kleptomaniac Aesthetics for production of post-industry. 
With Letters from Mediterranean Sea, the artist realize an imaginary epistolary, 
solidified in plexiglass. Letters rubbed and never sent. Letters wrote with 
different languages, in order to communicate the linguistic coexistence: 
historical paradigm of human, cultural and economic fluxes in an area made 
of relationships into action. Letters with clear and tautological contents: 
a self cross-reference to the exhibition project and historical witnesses 
on the use of frank languages
.
Carla Crosio - italia
L'Essere Acqua (noi siamo acqua) è il risultato di assemblaggi di materiali eterogenei. 
Il suo Alfabeto per tutte le culture ci introduce nel territorio della creatività, concepito come 
luogo di relazioni, di linguaggi emozionali. Un'installazione in cui la casualita' dell'esistenza 
viene accettata come regolatore del caos alla ricerca di una bellezza viva, contemporanea. 
La domesticità delle bacinelle in plastica accoglie le lettere. Nell'azzurro "banale" sedimentano 
le parole, fossili della civiltà industriale. Il meccanismo dell'iterazióne, tipico della Crosio, 
allude forse al recupero di un'identità dispersa nei grandi numeri, in una massificazione che non 
lascia scampo all'individualità e a cui l'artista cerca invece di dare, ancora, valore.
To be water (we are water ) is the result of heterogeneous materials' assemblages. 
Her Alphabet for all the cultures take all of us in the territory of the creativity: 
a place of relations, of emotions' languages. An installation in which the randomness 
of existence is accepted like a chaos controller, looking for a breathing contemporary 
beauty. The domestic essence of plastic small basins hosts the letters. 
In a banal blue colour the words are deposited, like industrial civilization's fossils. 
The mechanism of the repetition, typical of Crosio' language, perhaps alludes to the 
recovery of an identity dispersed in the great numbers, a massification that doesn't 
save the individuality and to which the artist tries to give, still, value. 

Chen Li - cina
Il mediterraneo sconfinante di un'euro-cinese. Nella sua "Canzone del liuto" l'immaginario dell'artista, 
con le sue esperienze di "pittura condivisa", lascia traccia fluide, pennellate ideogrammatiche... 
universi mentali (ispirati dall'antica poesia cinese) delegati a ricongiungere le diversità apparenti: 
dalla tradizione millenaria raffinata e intrisa di spiritualità al nevrotico e materialista kitch 
della Cina contemporanea. quasi a ricordarci che la pittura esiste ed è linguaggio che non necessita 
di traduzioni, che risuona pur essendo muta, che parla alla nostra sensibilità per chi ha voglia 
di sentire, ascoltare...

The Mediterranean of an Euro-Chinese. In the artwork Lute song the artist's imaginary world 
traces fluid brush-strokes based on ideograms, with her experiences of shared painting. 
Mental universes delegated to rejoin the appearing diversities: from the millenarian tradition 
refined and imbued with spirituality, to the contemporary China's neurotic and materialist 
kitsch. 
To remind us the painting's existence, she uses a language that doesn't need translations, 
that echoes also being dumb, that speaks to our sensibility for people who likes feeling, 
listening...

Sabine Delafon - francia
Nel gioco di specchi messo in atto col medium della fotografia la Delafon indaga se stessa e, 
attraverso il guardare e l'essere guardati, inscena microstorie contraddistinte da un forte 
senso poetico. Il suo linguaggio, spesso autoreferenziale, esplora il se' e il mondo in un cortociuito 
visivo da cui scaturiscono i segni primi della conoscenza: il noi siamo quello che vediamo, diventa un 
voler essere volendo vedere. Per questa occasione particolare l'artista ha installato un letto di sabbia 
di Napoli e la sua Napoline si nutre degli stessi ingredienti post-concettuali, affidando tutto al 
gioco elementare di questo mandala occidentale.
In the game of mirrors put in existence with the medium of the photography, Delafon inquires 
herself and, through watching and being watched, she stages micro histories with a strong 
poetic sense. Her language, often self-referential, explores the interiority and the world 
in visual short-circuits from which the main signs of the acquaintance gush: the sentence 
we are what we see become we want to be by seeing. For this particular occasion the artist 
has installed a sand bed of Naples and its Napoline is nourished from the same post-conceptual 
ingredients, entrusting all the contents to the elementary game of this western mandala.

Ronit Dovrat - israele
La Lezione di Ebraico della Dovrat è un percorso emozionale, attraverso l'alfabeto, tradotto in esperienza 
del conflitto. Il Dove si puo' vivere non è una domanda ma invita a cercare risposte e ad affidarle, a 
futura memoria, alla valigetta del migrante. Le tre scale sono insieme metafora biblica e sostanza viva 
e caduca; filiformi e precariamente appoggiate al muro, duettano con le loro ombre in questo teatro del 
pensiero che affida alla vita le soluzioni sempre momentanee. Fai cioè che devi, accada quel che puo' 
potrebbe chiosare questo discorso in progress che l'artista ci propone.
Dovrat's Lesson of Hebrew is a feeling track, through the alphabet translated in conflict' 
experience. Where is possible to live is not a question but invites to try answers and to 
entrust them, to future memory, to the migrant's suitcase. The three scales are at the 
same time Yaacov's dream allusion and precarious living substance; thin and precariously 
supported to the wall, they talk (sing) to their shadows in this Thought's theatre that 
entrusts to the life the always momentary solutions. The sentence Make what you have to 
do, it happens what it could happen could comment this speech in progress that the artist 
proposes to us.

Natasa Korosec - croazia
Uglata Glogojica, Lezione di Croato. L'alfabeto come misura del mondo: il corpo del carattere, restituito 
alla sua apparenza, assume altre valenze... dai segni ai significanti attraverso la langue per catturare 
il rumore del mondo. L'estetica trasparente, pulita, traslucida della Korosec si avventura nelle parole, 
nelle gabbie della propria esperienza e come una moderna Aracne dipana la tela liberando nuovi 
discorsi. Con Enter Please & Write la Korosec ha reso il suo corpo disponibile ai pensieri del pubblico 
della performance. Abbiamo scritto sulla sua statua vivente poggiante su un micro-piedistàllo, come a dire 
"siamo tra noi". Sui vestiti bianchi e lindi (con gli strumenti del disegno, della pittura) le parole si 
sono consolidate e ora gravitano in una teca precaria entrando a far parte del mondo come opera condivisa.

Uglata Glogojica, Lesson of Croatian. The alphabet as a measure of the world: the body of 
the character, given back to its appearance, assumes new senses... from the signs to the 
meanings through the langue in order to capture the noise of the world. Transparent, 
cleaned up, polished Korosec's Aesthetic is adventuring in the words, in the cages of 
her own experience and like a modern Aracne weaves the cobweb, leaving new speeches. 
With the artwork Enter Please & Write Korosec has rendered her body available to the 
thoughts of the performance's public audience. We have written on her resting on a 
micro-pedestal living statue, as to say "we are between us". On the white and neat 
dresses (with drawing and painting's instruments) words have been consolidated and 
now they gravitate in a precarious case, part of the world like a shared work.

Klitsa Antoniou - cipro
L'operazione installativa dell'Antoniou, nella sua precarietà essenziale, instaura una dialettica 
complessa ma al contempo diretta: tutto è sotto i nostri occhi. Il tavolo, fotografia, corpo 
di donna e sotto i nostri occhi e cerca di coprirsi. Sotto il tavolo, la mappa del mediterraneo 
e in corrispondenza del suo ventre un'esplosione pubica che parte da Cipro. Un vagabondare 
simultaneo tra il se' e il pubblico, tra la storia personale e la Storia... su questi territori 
transita il linguaggio dell'artista.
Mario Pasqualotto - spagna
AnchePasqualotto, come molti suoi contemporanei, non si accontenta di un solo linguaggio e il 
processo installativo risulta adeguato a risolvere tutte le scale. Avvicinando lo sguardo i 
segni primitivi risultano stratificati, levato lo sguardo appare la ritualità dello spazio, 
i materiali eterogenei che lo disegnano. La sua Parole indagherà gli alfabeti scavando nuovi 
segni forse propiziatori o forse soltanto, e non è certo poco, sospendendo il tempo in un 
universo poetico.
Emanuel Mihai Rata - romania
Sulla perfezione del mondo, potrebbe essere la chiave da cui partire per guardare ai lavori di Emanuel Mihai Rata. 
Sulla perfezione e sulle interferenze, a metà strada tra design e visionarietà; sempre sospeso tra natura e 
cultura, verrebbe da dire. Se ti dico la verità ti arrabbi è un sofisticato e giocoso dittico polimaterico, 
a metà strada tra atmosfere pop e iperrealiste. Una colazione anglosassone con uova 
strapazzate gravitanti sul nero... e l'illusione sfugge al reale (trattandosi di pannelli verticali) per 
fluttuare negli universi del virtuale in un divertito e sapiente trompe l'oeil contemporaneo.
About the perfection of the world, it could be the interpretation' key of 
Emanuel Mihai Rata's artworks. About the perfection and the interferences to 
half road between design and visionary universe; always suspended between 
nature and culture, it would come to say. If I say you the truth, you get 
angry is a sophisticated and playing polimateric diptych to half road between 
Pop and Hyperrealism. Anglo-Saxon breakfast with scrambles gravitating on black 
board, and illusion escape form reality (they are vertical panels) in order to 
rise and fall in virtual universes, like a enjoying wise contemporary trompe l'oeil.
 
Radu Constantin Rata - romania
Sostanze antropomorfe nell'eccellenza del disegno; tutto trasfigura oscillando tra scultura e pittura, 
tra cio' che vediamo e quello che potrebbe essere. Anche Radu Constantin Rata, il fratello di Emanuel, 
preleva da un universo immaginifico il suo vocabolario antropologico e anche in lui, con esiti diversi 
(entrambi autonomi nel loro peregrinare artistico), affiorano echi di un'immaginario postmoderno o, 
forse, postantico. Installato nella penombra della cripta dell'En Plein Air, il bassorilievo intriso di 
morte è come se spostasse il confine labile della vita contemplando il suo contraltare; è come si trattasse 
delle due facce della stessa moneta che oscillano all'infinito ponendoci la stessa domanda: dove finisce 
la vita inizia la morte e su questo confine si avvia l'investigazióne di Radu.
Anthropomorphic substances in drawing' perfection; all transfigures, oscillating 
between sculpture and painting, between what we see and what it could be. Also Radu
Constantin Rata, Emanuel's brother, captures his anthropological dictionary from an 
imaginative universe: echoes of a wonderful post modern or, perhaps, post ancient 
time emerge in his work with various outcomes (both independent in their aesthetic 
pilgrimage). Installed in En Plein Air's crypt, the bas relief moves the precarious 
border of life, contemplating this contralto; there are like two faces of the same 
medal, that oscillate in a never ending movement, asking to us where life is ending 
and where death is starting; in this border Radu's investigation set out.

Claudio Rotta Loria - italia
Le Geo-metrie e Geo-grafie di Rotta Loria, provengono dal profondo di una ricerca consolidata ma, sempre, 
felicemente in divenire. La misura del Mondo è, in qualche modo, la sua pelle (spesso immagine 
fotogrammetrica); quella pelle spesso ha assunto un nome o è divenuta volto, si è fatta metro di se stessa, 
oppure è svaporata assumendo equilibri precari con precisi riferimenti anche astronomici. Tra le due americhe 
disegna i confini socio-politici con un segno preciso ma slabbrato; un disegno in negativo che rende palese 
la (dis)omogeneità nell'atlantico galleggiare, ancorato nelle direttrici nere che proiettano la luce fredda 
del neon assicurando continuità percettiva, tra geometria e geografia. 

Rotta Loria's Geometries and Geographies come from a deep and consolidated 
investigation but, always, happily in progress. Measure of the World is his skin 
(like a photogram became image); that skin often has become name, face or meter 
of itself, or it is evaporated assuming precarious balances with precise astronomical 
references. The artwork Between two American Lands draws the socio-political borders 
with a precise and incongruous sign; a negative drawing showing the not homogeneity 
in an atlantic staying afloat, anchored to the black lines that are projecting neon 
cold light, in a perceptive continuity between geometry and geography.

Valter Luca Signorile - italia
Quale cifra stilistica adotterà Signorile, nel suo esplorare libero i linguaggi artistici della contemporaneità ? 
i suoi alfabeti avranno l'eco forte del dramma umano; l'urgenza di elaborare una quotidianità (la sua ma anche 
quella di tutti noi), per affrontarla catarticamente nell'opera. Segni elementari da cui far scaturire un senso 
e scatenare domande, con una concezione sciamanica dell'arte. Dal segno elementare dell'alfabeto (che si struttura 
e diventa forma codificata e quindi linguaggio) alla pittura il passo puo' essere breve. Tre opere esposte, due 
pittoriche e un'installazione fotografica, tutte improntante da un forte impatto sacrale e al contempo (penso 
alla serie fotografica bare ceremony) con un preciso rimando agli strumenti stessi del di-segnare. 
God is my witness è pittura pura, di un'espressività rara ed emozionalmente vibrante, che gravita 
sul confine dell'umano per avvicendarsi nel troppo umano sui bordi del presente.

Which figures Signorile will adopt to explore the artistic contemporary languages? 
His alphabets will have the human drama's echoes; the urgency to elaborate a shared 
daily time, in order to face it with catharsis in his artwork. Elementary signs from 
which making to gush a sense and to trigger questions, with a shamanic conception of 
Art. In this way from the same elementary sign of the alphabet to the painting the 
distance is really short. Three artworks: two paintings and one photograph installation 
characterized from a strong sacral impact and at the same time (I'm thinking to the 
photographic series Bare ceremony) with a precise reference to the same instruments 
of drawing. God is my witness is pure painting, full of a rare and emotionally vibrating 
expressivity, which gravitate on the human border in order to alternate itself in the 
too much human condition on the edges of the present.

Luigi Stoisa - italia
Nell'ormai lungo percorso di Stoisa il disegno è sicuramente un momento centrale e vive di una precarietà 
essenziale, indagando i segni dell'arte (valga il Narciso di Caravaggio tracciato sul catrame). 
Le sue installazioni indagano lo sguardo specchiandosi nell'arte: Trasformazione, cambiamento, luogo 
dell'esperienza... in un tempo sospeso. 
Con Noi l'artista recupera un disegno del mondo del 1990: una traccia labile che allude alla sfera su cui 
campeggiano i territori evocati dai loro nomi. Un tappeto di giornali invade il pavimento (ritratto del presente) 
su cui si erge, in uno splendido isolamento, il cavalletto (ritratto dello studio del pittore) su cui è stato 
posato il dipinto. 
Un circolo chiuso che irrora il pensiero di linfa vitale in cui l'arte è sicuramente l'ingrediente centrale, 
il luogo/non luogo dell'esperienza dell'artista.

In Stoisa's work Drawing is the central moment of his production and it lives of 
an intentional precariousness, inquiring the signs of art (like Caravaggio's Narcissus 
traced on tar). His installations investigate the look reflecting themselves in Art. 
Transformation, change, site of the experience... in a suspended time. With Us the 
artist recovers a drawing of 1990's world: a labile trace which alludes to the sphere 
on which the territories, evoked from their names, are standing out. A newspaper carpet 
invades the pavement (portrait of the present time), at the middle of it the easel 
(portrait of the painter's study) supports the painting, in a splendid isolation. 
A closed circle that sprinkles the thought of a vital liquid, in which Art is sure 
the most important ingredient, the place/not place of the artist's experience.

Marco Filippa 2007 versione in inglese a cura   di Federica Tammarazio 

En Plein air

aggiornamenti

2007